Viaggiare nello Spazio e nel Tempo dell’Universo

Viaggiare nello Spazio e nel Tempo dell’Universo

Nell’antichità le categorie di tempo e di spazio erano spesso ‘naturalmente’ intrecciate: ad esempio le distanze tra due località venivano misurate in giornate di cammino.

Nel corso dei secoli lo spazio ha assunto diversi e spesso contrapposti significati: proprietà della materia o sfondo al movimento dei corpi. Nell’antico pensiero greco lo spazio è definito come il luogo vuoto ed illimitato da cui sorgono i corpi, oppure è rappresentato come sfera piena e perfettamente delimitata (Parmenide e Zenone). Successivamente il concetto di spazio è stato rielaborato da Aristotele, Cartesio, Newton, Leibnitz e Kant.

Diversamente dallo spazio, nell’ antichità il tempo risultava più facilmente misurabile (grazie all’alternanza del giorno e della notte) e appariva sostanzialmente omogeneo (almeno per i popoli distribuiti lungo la fascia temperata del pianeta). Nonostante questo, gli esseri umani si sono sempre interrogati su cosa sia davvero il tempo e su come esso influenzi la nostra vita. Ad esempio, Sant’Agostino riteneva semplicemente che il tempo non esistesse: infatti il passato non esiste perché non c’è più, il futuro non esiste in quanto non c’è ancora e il presente diventa, attimo dopo attimo, passato. Anche i seguaci di Buddha avevano un concetto simile. Ancora oggi il concetto di tempo continua ad essere un argomento di grande interesse per filosofi, scienziati e studiosi di varie discipline e la nostra comprensione del tempo si è evoluta grazie ai progressi scientifici e all’evoluzione della nostra esperienza soggettiva del tempo.  L’idea del tempo è complessa ma anche affascinante: ci aiuta a capire la sequenza in cui gli eventi si sono verificati e quindi ci permette di organizzare e comprendere gli eventi che accadono nel corso della nostra esistenza.

Ogni civiltà, in ogni epoca, si è confrontata coi concetti di Tempo e Spazio, ma tenendoli sempre separati. Nella cultura occidentale questa separatezza ha trovato una sintesi nel pensiero di Immanuel Kant. Il filosofo di Königsberg considerava Tempo e Spazio come “intuizioni a priori”, cioè funzioni primarie dell’attività mentale, senza le quali non potremmo dare forma al pensiero.
Anche la teoria della relatività di Einstein è tornata ad intrecciare Tempo e Spazio, ma questa volta in modo indissolubile.  Lo Spazio e il Tempo non sono indipendenti l’uno dall’altro: sono strettamente legati nella forma di uno spazio-tempo quadridimensionale non uniforme, che può essere deformato a causa della presenza di materia ed energia.  Nella Fisica moderna la definizione dello Spazio e del Tempo va oltre la semplice percezione umana di un flusso continuo di eventi e coinvolge concetti complessi come la Relatività e la Quantizzazione. A complicare la nostra comprensione c’è anche il fatto che lo spazio-tempo risulta essere non omogeneo, come evidenziato dalla presenza in tutto l’Universo di ‘buchi neri’, oggetti reali tra i più misteriosi, formati da solo spazio-tempo (singolarità) e la cui superficie rappresenta il limite per lo spazio-tempo accessibile per le nostre osservazioni: si può entrare solo dall’esterno e tutto quello che è al loro interno non può essere osservato. Alcuni astrofisici non escludono neppure l’esistenza dell’opposto del ‘buco nero’, cioè di una singolarità dello spazio-tempo, detta appunto ‘buco bianco’, che definirebbe un’ipotetica regione in cui non si può entrare dall’esterno, ma dalla quale possono uscire energia, materia e luce.

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Relatori: Guido Tonelli

Orario: 15:30

Data: 4 dicembre 2025

Auditorium di Palazzo Blu

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Guido Tonelli

Guido Tonelli, fisico del CERN, professore emerito dell’Università di Pisa e ricercatore associato dell’INFN, è uno dei protagonisti della scoperta del bosone di Higgs, risultato che ha portato all’assegnazione del premio Nobel per la fisica 2013 a François Englert e Peter Higgs. Per il suo contributo a questa scoperta ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali. Fra i più prestigiosi lo Special Breakthrough Prize for Fundamental Physics, il premio Enrico Fermi e la Medaglia d’onore del Presidente della Repubblica. Ha pubblicato anche numerosi libri destinati al grande pubblico. Fra i più rilevanti “La nascita imperfetta delle cose”, edito da Rizzoli, con il quale ha vinto il Premio Letterario Galileo come migliore opera per la divulgazione scientifica del 2016. “Genesi. Il grande racconto delle origini”, “Tempo. Il sogno di uccidere Chronos” e “Materia. La magnifica illusione” pubblicati per Feltrinelli, sono i suoi libri più recenti, ai quali si è aggiunto nel 2025 “L’eleganza del vuoto”.

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